Trenord ha rafforzato la sicurezza sui treni, a seguito degli incidenti riportati dalla cronaca, con una serie di misure che vedono la collaborazione con le Forze dell’Ordine e con enti preposti quali, per esempio, Areu, l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia, proprietà del ministero dell’Interno.
In seguito a questo accordo in particolare, sui finestrini dei treni è ben visibile il numero unico d’emergenza europeo per le richieste di intervento a Forze dell’Ordine, soccorso tecnico e soccorso sanitario, il 112, ed è stato creato un collegamento fra la app Trenord (un milione di download) e la app “Where are U” di Areu per la chiamata d’emergenza immediata, con un click. Basta accedere alla pagina del profilo utente e alla funzione “Chiama 112” e la chiamata viene inoltrata insieme alla posizione del chiamante, con la geolocalizzazione.
Quando il 112 riceve la chiamata da un treno Trenord, l’intervento è gestito in coordinamento con la Centrale Operativa Trenord e con l’equipaggio del convoglio; infatti il database Areu integra già i contatti degli equipaggi Trenord, per identificare più rapidamente le chiamate e il treno di provenienza.
Le altre misure del gestore sono la ricognizione e l’efficientamento delle telecamere a bordo, l’allestimento al centro dei treni Cordia e Tsr di una carrozza “Safe&Quiet On Board” videosorvegliata e con tre pulsanti di emergenza, la chiusura di alcune carrozze sui convogli che circolano nelle ore serali, l’introduzione di guardie giurate a bordo - per ora sono 70 - e a breve il lancio di una nuova app in dotazione agli equipaggi, attraverso la quale è possibile localizzare immediatamente le squadre security di Trenord.
Non ultima, la collaborazione sempre più stretta con la Polizia Ferroviaria coordinata dalla divisione Security dell’azienda.