La rivoluzione digitale compie 50 anni. Sì, perché nel 1969 l’Università di Pisa istituì il primo corso di laurea in Informatica in Italia.
Le celebrazioni cominciano il 25 marzo con "The Reversed Game" e Alessandro Baricco che intervista studenti e docenti dell’ateneo. Dopo il primo computer italiano inaugurato a Pisa su idea di Enrico Fermi nel 1961, il corso di laurea sancisce il ruolo della città e della sua Università come “culla dell’Informatica in Italia”
I primi laureati in Informatica in Italia si sono formati a Pisa: cinquant'anni fa, nel 1969, l’Università di Pisa ha istituito il primo corso di laurea in Scienze dell’Informazione in Italia, ponendo l’ateneo e la città all'avanguardia della rivoluzione digitale che ha trasformato la nostra quotidianità. Per ricordare e festeggiare questo storico anniversario l’Università di Pisa ha organizzato il ciclo “Informatica50”, che lungo tutto il 2019 proporrà incontri ed eventi, una mostra, un concorso per realizzare un'opera d'arte e tante altre iniziative.
Il ciclo è stato presentato in Rettorato il 19 marzo scorso dal rettore Paolo Mancarella, dalla prorettrice vicaria, Nicoletta De Francesco, e dal direttore del Dipartimento di Informatica, Gian-Luigi Ferrari.
Un po' di storia
Furono due matematici i padri del primo corso di laurea in Scienze dell’Informazione d’Italia istituito all’Università di Pisa 50 anni fa, nel 1969: l’allora rettore, Alessandro Faedo, e il professor Gianfranco Capriz, all’epoca direttore dell'Istituto di Elaborazione dell'Informazione del CNR.
A Pisa venne costruito il primo calcolatore scientifico italiano, la CEP (Calcolatrice Elettronica Pisana), realizzato su suggerimento di Enrico Fermi e inaugurato dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi nel 1961. Sulla scia di questo progetto, nel 1969, nacquero il più importante centro di calcolo elettronico nazionale (CNUCE) del Paese, poi confluito nel CNR, il primo Istituto (universitario) di Scienze dell’Informazione (ISI), avo dell’attuale Dipartimento di Informatica, e con esso appunto il primo corso di laurea in Informatica d’Italia e successivamente, nel 1983, il primo Dottorato di Ricerca in Informatica in Italia. Sempre a Pisa, nel 1986, è partita la prima connessione a Internet in Italia, motivo per cui la città ospita ancora il registro dei domini nazionali .it.
A partire dagli anni Novanta, oltre a investire nell’insegnamento e nella ricerca, l’Università di Pisa ha infatti dato contributi rilevanti alle reti di comunicazione: prima con lo sviluppo della rete metropolitana pisana (oggi estesa fino a Livorno) che serve circa 100.000 utenti; poi contribuendo alla creazione della rete nazionale a banda ultra-larga dedicata alla comunità dell'istruzione e della ricerca (GARR); e più recentemente con la realizzazione delle infrastrutture Data Center indispensabili per affrontare la ricerca in ormai tutte le discipline.
Negli anni Novanta, all’interno dell’area degli ex Macelli, l’Università di Pisa – d’intesa con il Comune di Pisa – ha inoltre aperto il Museo degli Strumenti per il Calcolo, dove è possibile vedere la CEP e una ricca collezione di macchine legate alla storia del calcolo e dell’Informatica, uno spazio per capire le rivoluzioni tecnologiche che hanno portato al nostro modo di vivere.