Sono nove i progetti di norma dell'UNI – Ente Italiano di Normazione sottoposti a inchiesta pubblica preliminare e, tra questi, troviamo anche quello relativo alle figure di: progettista, installatore, manutentore di impianti di allarme, intrusione e rapina, videosorveglianza e controllo accessi.
La norma definisce i requisiti relativi all'attività professionale di queste figure attraverso l'individuazione di compiti e attività e i requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità. Sebbene esistano già schemi di certificazione per la figura di progettista, installatore e manutentore di allarme, intrusione e rapina, videosorveglianza e di controllo accessi, riconoscere e uniformare le regole di certificazione delle figure professionali sopra indicate risulta necessario al fine di definire una norma di riferimento per l'accreditamento dello schema di certificazione e in applicazione della Legge n. 4.
Sicurezza: un mondo in rapida evoluzione
L’inchiesta è nata per venire incontro al mondo della sicurezza, che sta cambiando rapidamente per effetto di molteplici fattori, tra i quali:
- la divulgazione delle conoscenze, anche grazie a internet, che ha reso i clienti sempre più informati ed esigenti;
- l'evoluzione tecnologica di tutti i componenti sta cambiando le modalità di installazione, ma anche quelle di progettazione e di manutenzione;
- l'interoperabilità e l'integrabilità dei sistemi avvicina sempre più alla sicurezza operatori provenienti da altri settori (IT, TLC, domotica, impiantistica civile, ecc.) che non sempre hanno una conoscenza specifica in materia di sicurezza.
Formazione e qualifiche: una necessità per tutelarsi
A tutto questo si aggiunge un altro problema per l'installatore e il manutentore dei sistemi di sicurezza: la possibilità di richieste di risarcimento danni in caso di malfunzionamento del sistema venduto, con conseguenze patrimoniali potenzialmente molto pesanti per il fornitore. Viene quindi a manifestarsi sempre di più l'esigenza di formare e qualificare le figure che dovranno progettare, manutenere, realizzare e fornire servizi di sicurezza.
L'apporto del CEI alla norma
Appare inoltre necessario, secondo l’UNI, sviluppare la norma congiuntamente con il CEI, dal momento che molte parti interessate sono rappresentate nell'ambito del CEI/CT79 “Sistemi elettronici di sicurezza e allarme” e sono di competenza CEI la totalità delle norme tecniche che rappresentano la regola dell'arte della progettazione, realizzazione, collaudo e manutenzione di queste tipologie di impianti.
A queste si affianca la UNI CEI EN 16763, che regola i criteri di professionalità degli operatori che lavorano nel campo antincendio e sicurezza, e la proposta si inserisce in modo integrativo per specificare i servizi di progettazione, realizzazione, collaudo e manutenzione di impianti di allarme intrusione, di videosorveglianza e di controllo accessi. Inoltre, nella norma che regola i criteri di progettazione e di installazione degli impianti di cui sopra (CEI 79-3), attualmente in revisione, è presente un Allegato K che elenca i criteri di professionalità degli operatori, oltre che delle aziende. Tali impianti sono fondamentali per la sicurezza di persone e beni e sono regolamentati dalle leggi vigenti in materia (ad esempio il DM 37/08).
Inchiesta pubblica preliminare: termine fissato per il 17 settembre
Per tanto, l’inchiesta pubblica preliminare è in corso e, fino al 17 settembre, sarà possibile inviare i commenti ai progetti tramite la banca dati online di UNI e segnalare eventualmente il proprio interesse a partecipare ai futuri lavori di normazione.