L’ultimo report pubblicato dal Ministero dell’Interno (Dossier Viminale) conferma la tendenza alla diminuzione dei reati sul lungo periodo: fa eccezione il 2022, se messo a confronto con gli anni anomali 2020 e 2021, segnati dalla brusca frenata causata dalla pandemia, ma i valori sono solo di poco superiori al 2019.
In occasione della convocazione, lo scorso 15 agosto, del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, è stato pubblicato il dossier Viminale, che riporta i dati su safety e security relativi al periodo dal 1° agosto 2021 al 31 luglio 2022.
Nel report si parla di ordine pubblico, ma anche delle criticità legate all’immigrazione, di soccorso pubblico, con gli incendi, e di criminalità organizzata. Omicidi, furti e rapine sono in lieve salita rispetto al 2020 e 2021, quando le restrizioni della pandemia ne avevano provocato la brusca frenata, ma la tendenza sul lungo periodo, visibile dal 2013, è verso la discesa dei reati. I numeri sono di poco inferiori a quelli del 2019, con 319 omicidi di cui 36 ascrivibili alla criminalità organizzata, 24.644 rapine, 902.014 furti.
Dossier Viminale, stabile l'incidenza della criminalità
Stabile negli anni anche l’incidenza della criminalità organizzata. Sono state 782.255 le persone denunciate, di cui 149.608 si trovano in stato d’arresto. Sotto l’aspetto dell’ordine pubblico, ci sono state 14.610 manifestazioni di piazza (di cui 452 con disordini), e 2.503 eventi calcistici con la presenza delle forze dell’ordine (solo 2 con disordini).
Il protrarsi dell’emergenza Covid 19 ha portato a un crescente numero di controlli (oltre 21 milioni tra il 1° agosto 2021 e il 24 aprile 2022) sul green pass e sull’uso delle mascherine nelle attività commerciali e da parte dei singoli individui, con un aumento esponenziale delle persone e degli esercizi sanzionati.
I controlli sono costanti in ogni ambito, tra cui quello della sicurezza ferroviaria a seguito della ripresa degli spostamenti lungo la Penisola.
Tra i dati da segnalare all'interno del Dossier Viminale, ci sono anche quelli relativi a 1.341 persone scomparse (di cui 1.170 minori) che sono state ritrovate. L’attenzione ai crimini della rete è costante tra 2020 e 2022 e i numeri dell’attività della Polizia Postale sono stabili: circa 2500 operazioni condotte, 500.000 siti controllati, oltre 8.000 denunce. Sono invece raddoppiati gli attacchi, da 4938 a 8814.
L’area del contrasto allo spaccio di stupefacenti rivela un cambio di strategia da parte dei criminali: se le operazioni antidroga sono scese da oltre 200.000 a poco più di 18.000, è aumentata la quantità di stupefacenti sequestrati e le operazioni hanno sempre più una portata internazionale. Una parte delle attenzioni è rivolta anche ai controlli antidroga davanti alle scuole, cui sono destinati per il 2022/2023 5,5 milioni di euro (2 milioni dal Fondo Unico Giustizia e 3,5 milioni dal Fondo Sicurezza Urbana).
Verranno spesi per videosorveglianza, agenti, mezzi e attrezzature, informazione per la prevenzione.
Uno sguardo infine alla violenza di genere: sono aumentati da 108 a 125 gli omicidi di donne (pari al 39,2% degli omicidi volontari) la maggior parte in ambito familiare e affettivo. Scendono invece le denunce per stalking - comunque tante, 15.817 - che hanno indotto a provvedimenti come l’ammonimento del questore o l’allontanamento.