Mine Crime supporterà la piattaforma Urban Genius, nata dalla partnership tra Olivetti e Tim, tramite l’integrazione dei dati sulla criminalità e sul degrado urbano, nonché dei modelli di rischio grazie a cui è possibile individuare le caratteristiche che rendono un’area più vulnerabile sul piano della sicurezza.
Basata sull’integrazione tra sistemi verticali preesistenti, sistemi IoT e fonti dati disponibili, la piattaforma Urban Genius - nata dalla partnership tra Olivetti e Tim - implementa la raccolta e l’elaborazione dei dati, generando valore informativo per supportare la conoscenza del territorio, la pianificazione e l’ottimizzazione dei servizi, il coinvolgimento dei cittadini nella smart city.
Già operativa in numerose realtà territoriali di media e grande dimensione, Urban Genius sfrutta un approccio data driven che verrà a breve ulteriormente arricchito dalla mole di dati raccolta dall’osservatorio Mine Crime in ambito di criminalità e degrado urbano; il tutto è finalizzato a raffinare ulteriormente le attività tattiche e strategiche di policy making che caratterizzano Urban Genius.
Giacomo Salvanelli, CEO&Co-Founder di Mine Crime, descrive l’apporto che la piattaforma di advanced data-analytics in materia di risk assessment fornirà all’implementazione di Urban Genius. L’algoritmo impiegato da Mine Crime è infatti in grado di garantire un processo costante di data collection in ambito di criminalità e degrado urbano e di produrre indici di rischio dinamici (e previsionali) con cui supportare realtà corporate e Pubbliche Amministrazioni (in modalità data driven) nei loro processi di risk&security analysis.
Quali sono attualmente gli ambiti di applicazione di Urban Genius?
«Le amministrazioni pubbliche tramite i loro organismi ricevono e dispongono di numerose tipologie di dati sul territorio (mobilità urbana, attività commerciali, spostamento di persone, turismo ecc.): si pensi solo all’open data di una metropoli come Milano, che gestisce più di 9.000 data set diversi con una miriade di informazioni sui vari fenomeni che si verificano sul territorio di riferimento.
Tale complessità di input richiede una gestione basata sul confronto e sull’intreccio di dati, per questo - sfruttando il meglio della tecnologia ad alta velocità di Tim e il meglio di Olivetti in quanto a sistemi computazionali - le due società hanno avviato una collaborazione per creare una delle prime piattaforme completamente focalizzata sul tema smart city: la piattaforma Urban Genius, utilizzata per la city governance.
Si tratta di uno strumento che consente di facilitare l’estrapolazione degli insight per l’amministrazione pubblica, in modo che quest’ultima possa avere a disposizione uno strumento specifico utile a guidarla nella definizione delle politiche urbane più efficaci».
Qual è il valore aggiunto di Urban Genius rispetto all’attività di governo del territorio da parte della PA?
«Ciò che contraddistingue Urban Genius è la capacità di analizzare il passato (grazie a strumenti come Time Machine e simulatori basati su tecniche “what if”) e quella di gestire, rappresentare e analizzare dati in tempo reale: tutto questo consente ai vari stakeholder di avere a disposizione un vero e proprio sistema di decision support, che permette loro di intervenire proattivamente rispetto a eventi o trend critici per le città.
All’atto pratico, i dati raccolti rappresentano prima di tutto la base per l’elaborazione di insight sullo storico, ma anche il punto di partenza per lo sviluppo di ABM (Agent-Based Model) per la costruzione di ipotetici scenari futuri, che consentono all’ente pubblico di leggere in modo proattivo quanto registrato negli anni precedenti, prefigurando, secondo l’interpolazione di tutte le variabili, gli scenari in prospettiva e scegliendo di procedere secondo quello più rispondente alle attese».
In quali termini Mine Crime parteciperà all’operatività della piattaforma?
«Mine Crime si inserisce in questo processo andando a integrare il procedimento di elaborazione dei dati con le informazioni riguardanti criminalità e degrado urbano - si tratta di dati spesso già patrimonio delle PA tramite le attività svolte dai corpi di polizia municipale.
Nello specifico, Mine Crime supporterà Urban Genius in due modi: per prima cosa fornirà una mole ulteriore di dati su determinate categorie di eventi (per esempio, quelli che di fatto non vengono denunciati ufficialmente, ma sono però segnalati informalmente attraverso Mine Crime e altre piattaforme), favorendo così un passaggio di dati piuttosto massivo nei territori comunali dov’è già attiva Urban Genius; in secondo luogo, metterà a disposizione della piattaforma il proprio RTM (Risk Terrain Modelling), ossia il modello integrato tramite cui i dati sulla criminalità e quelli sul degrado urbano dialogano con le variabili di contesto, così da individuare quali caratteristiche urbane e socio-economiche rendono un’area più o meno esposta al verificarsi di eventi illeciti o di degrado.
In sostanza parliamo di due livelli: passaggio dati e passaggio di modelli di rischio (che possono essere utilizzati per facilitare la previsione dei futuri scenari di rischio) a favore di Urban Genius, delle PA e delle polizie municipali. Quello che proponiamo è un ulteriore layer rispetto al modus operandi attuale, perché se è vero che nei grandi Comuni le forze dell’ordine già oggi operano sui dati raccolti secondo un approccio mediamente analitico, nella stragrande maggioranza dei casi questo non avviene, per cui le statistiche redatte rimangono quasi sempre di tipo generico».
Com’è nata la collaborazione tra Mine Crime e Urban Genius? A che punto è l’attività di integrazione?
«L’intenzione di Olivetti e Tim è quella di incrementare su più fronti Urban Genius (la cui valutazione come piattaforma è già altamente positiva) grazie alla raccolta ulteriore di dati complessi cui al momento non hanno accesso diretto. Per questo è stato aperto un bando a cui hanno preso parte varie aziende (con riferimento non solo a Urban Genius ma anche ad altre piattaforme software che necessitano di implementazioni del genere).
Nel caso specifico di Urban Genius, è stata espressa l’esigenza di trovare soluzioni per avere accesso a dati su quattro “verticali” chiave: mobilità urbana, ambito turistico, impatto climatico e controllo del territorio per la sicurezza urbana; con Mine Crime siamo rientrati (e poi proclamati vincitori) per quanto riguarda quest’ultimo perimetro.
Si è poi passati alla fase di definizione di un POC (Proof of Concept) per il lancio di un progetto pilota, (presumibilmente a breve), a partire da cui aprire, al netto dei risultati conseguiti, alla replicabilità dell’iniziativa in tutte le amministrazioni pubbliche dove Urban Genius è già operativa (attualmente centinaia di Comuni più o meno grandi distribuiti in modo capillare su tutto il territorio nazionale).
Per questo primo PoC di qualche mese, il compito di Mine Crime è quello di veicolare dati e modelli di rischio, che poi Olivetti e Tim andranno ad armonizzare all’interno del sistema Urban Genius; il passo successivo richiesto a Mine Crime, in ottica di scalabilità, dovrebbe essere quello di costruire (insieme alle due aziende partner) dei nuovi “foreground IP” (elaborazioni congiunte), ossia dei nuovi modelli».