Sostituzione del vecchio impianto video nel parco acquatico Onda Blu di Tortoreto, in provincia di Teramo. I vantaggi? Incrementare il numero di dispositivi, mantenendo intatta la qualità della risoluzione delle immagini e semplificando la gestione da parte degli operatori in control room.
In un parco acquatico come l’Onda Blu di Tortoreto (Te) - esteso su un’area di 120.000 mq comprendente scivoli kamikaze, acquascivoli multi-pista, tappeti, gommoni, piscina a onde, idromassaggio, solarium, zone attrezzate per i più piccoli e un’area alberata - garantire la sicurezza generale e il controllo delle attività si presentava come una necessità di primaria importanza.
All’interno del sito era presente un sistema di videosorveglianza analogico obsoleto, così la proprietà ha deciso di installare un nuovo impianto. La soluzione proposta dal system integrator Marco De Nicolais si è concretizzata in un progetto articolato in due tempi.
In un primo step, si è provveduto all’intera bonifica dei cavidotti e dei passaggi precedentemente utilizzati, lavorando a un completo revamping dell’infrastruttura di trasporto dati. Questo ha consentito la realizzazione di una rete in fibra ottica con topologia a stella, che ha previsto la realizzazione di un punto di centralizzazione dove sono stati installati tutti gli apparati di rete attivi in appositi armadi rack, collegati e alimentati mediante sistema UPS dedicato, dai quali partono le dorsali in fibra ottica che collegano sei armadi di campo, all’interno dei quali sono stati previsti switch rame/fibra in PoE per la gestione e l’alimentazione delle telecamere IP.
Quarantadue flussi video
In un secondo tempo, si è proceduto alla realizzazione dell’impianto video, che ha visto l’utilizzo dei prodotti Hikvision e, più nel dettaglio, di 2 NVR serie DS-7732NI-I4 in tecnologia 4K, 32 bullet camera tipo DS-2CD2T42WD-I8, 4Mpx WDR a 120dB ottica fissa a monitoraggio degli arrivi degli scivoli, dei corridoi di deflusso da e verso i giochi acquatici, piuttosto che delle aree di ingresso/uscita del torrente.
A questi dispositivi è stato associato un NAS modello DS-A80624S per consentire l’applicazione della modalità hot spare dei dischi, nonché la possibilità, per il system integrator, di configurare e gestire il livello RAID che reputa opportuno.
La scelta dei Network Video Recorder ha consentito di mantenere le cinque telecamere IP esistenti, che sono state aggiunte alle 32 Hikvision, insieme a ulteriori tre telecamere di rete installate successivamente, per un totale di 42 flussi video.
I due NVR, installati in apposito armadio ubicato nella control room dedicata, sono collegati a due monitor 43”, sui quali sono visualizzate 21 telecamere per ciascuno, consentendo il monitoraggio dell’intero impianto direttamente da un’unica postazione, sia in live view che in playback, e consentendo la gestione multipla e sincrona della visualizzazione delle registrazioni.
Scalabilità, performance e semplicità
Parla Marco De Nicolais, System integrator, titolare dell’azienda individuale omonima.
Da quali esigenze ha origine il progetto?
«La prerogativa della proprietà era rinnovare la piattaforma tecnologica a supporto delle necessità gestionali di safety & security insite nel sito. Questo ha comportato l’esigenza di revisionare interamente l’infrastruttura di cablaggio, per consentire l’utilizzo di sistemi innovativi e assolutamente scalabili a medio/lungo periodo».
Quali le criticità?
«Forse la bonifica della vecchia infrastruttura e l’ampliamento di alcune parti fondamentali per la realizzazione del nuovo progetto».
Il sistema video del parco acquatico ora è completamente IP: quali sono i plus?
«Scalabilità, qualità, funzionalità, performance, semplicità. Il sistema scelto garantisce la possibilità di incrementare il numero di dispositivi, mantenendo intatta la qualità della risoluzione delle immagini, migliorando e semplificando la gestione da parte degli operatori in control room, aumentando l’affidabilità e le performance globali del sistema».
La caratteristica saliente dell’intero impianto?
«La possibilità di concentrare in un’unica control room la visualizzazione e la gestione dell’intero sistema di videosorveglianza. Prima ciò non era possibile a causa di sistemi obsoleti. Di fatto, questo plus ha pesato tanto sulla bilancia delle scelte della proprietà…»
Perché?
«Il vecchio impianto non consentiva questa gestione. L’operatore aveva non poche difficoltà a usare questi strumenti e spesso sceglieva di non utilizzarli, perché complessi e con immagini anche di scarsa qualità, attraverso le quali difficilmente riusciva a risolvere eventuali controversie…»
Tra i dispositivi adottati, quali sono i più innovativi?
«Sicuramente i dispositivi di registrazione, che rafforzano il concetto di scalabilità. Oggi sono abbinati a telecamere 4Mpx, ma possono visualizzare e registrare dispositivi fino a 12Mpx per canale. Dunque, sono stati scelti NVR di ultima generazione in risoluzione 4K. Altro elemento che ha elevato il livello funzionale di tutto il sistema è l’inserimento del NAS Hikvision, che amplia le funzionalità di backup e le tecnologie di ridondanza virtuale delle registrazioni».
Parliamo di manutenzione…
«La manutenzione segue due fasi. Da giugno a settembre, ogni quindici giorni viene eseguito uno screening delle registrazioni con playback di prova e un controllo generale di connettività sulla rete LAN. Nella restante parte dell’anno, gli interventi di controllo sono ridotti e hanno una cadenza mensile».
Quali sono state le tempistiche dei lavori?
«L’installazione ha coinvolto due squadre specializzate: la prima è stata impiegata per il passaggio cavi in tubature sotterranee esistenti e per l’installazione di canaline aggiuntive ove necessario, oltre che per il collocamento degli armadi all’aperto. La seconda squadra si è occupata del completamento di rack lan, dell’installazione degli apparati attivi negli stessi e dell’attestazione delle connessioni in rame e giunzioni ottiche. Il tempo complessivo di installazione è stato stimato in circa 140 giorni/uomo, corrispondenti più o meno a 47 giorni lavorativi».