A capotreno della legalità

sicurezza stazioni

La regione Lombardia vuole implementare il livello di protezione negli scali ferroviari e aree limitrofe tramite  una serie di accordi con i comuni del territorio,  che prevedono controlli  in collaborazione tra polizia ferroviaria, carabinieri, polizia di stato  e guardia di finanza.

Risale al 2023 la firma dell’ac­cordo presso la Camera di Commercio di Lecco con cui è stato definito il progetto Sta­zioni sicure per promuovere la sicurezza integrata nelle stazioni ferroviarie lombarde, notoriamente zo­ne che anche in provincia presentano diverse criticità dal punto di vista dell’ordine pubblico. L’accordo - sviluppato su impulso dell’assesso­rato regionale alla Sicurezza a guida Romano La Russa in sinergia con gli assessorati ai Tra­sporti e mobilità sostenibile di Franco Lucente e alle Infrastrutture e opere pubbliche di Clau­dia Maria Terzi - è stato sottoscritto da Regione Lombardia, prefettura di Lecco e amministra­zioni comunali del territorio dopo una prima fase sperimentale nel 2021, che ha interessato il territorio lecchese.

Con gli accordi firmati nel 2024, il protocollo per la sicurezza coinvolge anche le stazioni di Morta­ra e Vigevano, in provincia di Pavia, e riconferma la collaborazione con il trasporto pubblico locale del bacino di Como, Lecco e Varese e i Comuni di Varese, Busto Arsizio e Gallarate.

L’accordo prevede la sinergia tra i comandi di polizia locale per i servizi di controllo e preven­zione dei reati, in particolare nelle ore serali e nei giorni festivi, con un’intensa collaborazione tra polizia ferroviaria, carabinieri, polizia di stato e guardia di finanza.

No alle “terre di nessuno”

L’assessore La Russa descrive i primi risultati do­po l’inizio del riordino della gestione della sicu­rezza: «Proprio a Lecco, nel 2021, si è realizzato il primo accordo sperimentale per la sicurezza nel­le stazioni e i risultati sono stati oggettivamen­te positivi. Per questo, dopo gli ottimi riscontri conseguiti, abbiamo voluto riproporre anche nel 2023 l’iniziativa Stazioni sicure. Sono aumentati i Comuni aderenti, arrivati a 27. Si tratta di un accordo che dimostra lo straordinario impegno e la sensibilità di tutti gli interlocutori che stanno lavorando per un obiettivo comune: rafforzare la sicurezza nelle stazioni e nelle aree limitrofe, troppo spesso teatro di vandalismi, aggressioni e altri reati».

sicurezza stazioni
Franco Lucente, assessore ai Trasporti e mobilità sostenibile di Regione Lombardia

«Stazioni sicure - aggiunge l’assessore regionale ai Trasporti e mobilità sostenibile Franco Lucen­te - è un’iniziativa importante, fondamentale per garantire serenità e tranquillità ai viaggiatori. Stazioni e treni non possono essere considerati “terre di nessuno”, dove tutto può accadere. Ec­co perché è fondamentale la collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e polizia locale per fornire adeguati servizi di controllo, soprattut­to in orari sensibili.

Regione Lombardia sta già facendo molto sul tema sicurezza: di recente, abbiamo rinnovato la convenzione con le forze dell’ordine e le forze armate per permettere loro di viaggiare gratuitamente sui treni. Occorre però uno sforzo in più: con Trenord ho avviato un percorso per individuare misure in grado di assicurare maggior tutela ai viaggiatori e al per sonale. Sono convinto che la presenza fissa dei militari sui convogli sarebbe la soluzione ideale».

Nuovi ingressi

La novità per il 2024 è il coinvolgimento del ter­ritorio del Pavese, con le stazioni di Mortara e Vigevano: il provvedimento è contenuto in una delibera approvata lo scorso giugno dalla giunta regionale e prevede la messa in atto di attività straordinarie, coordinate dalla prefettura di Pa­via, fino al prossimo 15 dicembre.

Il progetto si prefigge di portare avanti la colla­borazione degli enti coinvolti nel rafforzamento della sicurezza, grazie a controlli straordinari della polizia locale in sinergia con le altre forze dell’ordine e tramite l’apporto fornito dai sistemi di videosorveglianza.

sicurezza stazioni
Romano La Russa, assessore alla Sicurezza
di Regione Lombardia

Spiega La Russa: «L’accesso alle immagini e ai filmati delle centrali operative contribuisce allo svolgimento delle attività ope­rative nelle zone adiacenti le stazioni, mentre sui convogli la competenza passa alla polizia ferro­viaria o ai carabinieri che, unitamente all’attività delle polizie locali, svolgono i controlli necessari a tutela della sicurezza degli utenti e della cit­tadinanza. L’accordo permette di organizzare specifici servizi per il controllo del territorio, il contrasto di atti vandalici e altri comportamenti che generano insicurezza diffusa nella popola­zione».

Per la copertura dei costi dell’iniziativa, Regione Lombardia ha stanziato 24.000 euro in totale per i Comuni di Mortara e Vigevano; l’au­spicio per il futuro è che sempre più Comuni e Province aderiscano al protocollo in modo da garantire un maggiore controllo delle aree degli scali ferroviari.

«Il messaggio - dichiara l’assessore Lucente - è chiaro: l’illegalità va combattuta con serietà e fermezza. La sicurezza sui mezzi di trasporto e nelle aree vicine alle stazioni è una delle priorità di Regione Lombardia. Oltre a convogli moderni e puntuali, vogliamo garantire viaggi sicuri a tutela sia dei viaggiatori sia del personale. L'accordo rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra Regione, enti locali, prefet­tura, forze dell’ordine, Trenord e Rete Ferroviaria Italiana possa portare a risultati importanti in quest’ambito».

Conferme dal territorio

Il progetto Stazioni sicure riparte anche a Varese, con uno stanziamento di 60.000 euro per coprire i costi operativi, tramite controlli integrati nelle stazioni coordinati dalle forze di polizia e dagli enti territoriali. Il protocollo, sottoscritto oltre due anni fa da Regione Lombardia, Prefettura di Varese, Trenord, Rete Ferroviaria Italiana, Ferro­vie Nord, Agenzia per il trasporto pubblico locale del bacino di Como, Lecco e Varese e i Comuni capofila di Varese, Busto Arsizio e Gallarate, ha visto coinvolti nell’iniziativa 19 enti (con con­trolli su oltre 1.000 persone) e circa 400 veicoli impiegati, per un impegno totale di 1.400 ore da parte del personale di polizia locale.

Le attivi­tà hanno consentito di contrastare fortemente anche il fenomeno dei taxi abusivi, soprattutto all’aeroporto di Malpensa. Molteplici anche le collaborazioni con associazioni locali che hanno permesso di frenare il degrado ed elevare il livello di sicurezza urbana.

«Il provvedimento - afferma l’assessore La Russa - prevede l’integrazione delle diverse competen­ze funzionali e professionali per la tutela della sicurezza urbana, mediante il concorso di più comandi o servizi di polizia locale, con lo svilup­po di uno specifico progetto (da condividere con la prefettura di Varese) che abbia come oggetto il presidio congiunto e coordinato nelle stazioni e nelle aree limitrofe. Il personale di polizia locale opererà principalmente nelle aree adiacenti agli scali e, in presenza di urgenze, potrà intervenire all’interno, coordinandosi tempestivamente con la centrale operativa della questura e con quella dell’arma dei carabinieri di Busto Arsizio, Gal­larate e Varese».

Vengono confermate quindi le specificità d’inter­vento della polizia ferroviaria per quanto riguar­da i servizi a bordo treno, nonché la necessità di arginare e presidiare le stazioni e gli accessi ai treni attraverso un’attività di “filtro” dei facino­rosi e delle persone sprovviste di titolo, spesso causa di tante problematiche. «L’obiettivo - conclude l’assessore La Russa - è duplice: tutelare il personale di bordo dei treni e aumentare il senso di sicurezza che la cittadi­nanza percepisce nel vedere all’opera il personale in divisa».


Una rete solida a supporto della sicurezza

«Prosegue l’impegno della regione» specifica l’assessore alle Infrastrutture e opere pubbliche Claudia Maria Terzi

sicurezza stazioni
L'assessore alle Infrastrutture e opere pubbliche Claudia Maria Terzi

«Regione Lombardia è impegnata per la sicurezza degli utenti del servizio ferroviario e degli spazi delle stazioni - dichiara l’assessore alle Infrastrutture e opere pubbliche Claudia Maria Terzi - contesti in cui spesso si verificano situazioni di criticità, sia con riferimento alla rete nazionale sia con riferimento alla rete regionale. Siamo convinti che la buona gestione della rete ferroviaria non richieda solo investimenti tecnologici per l’efficienza del sistema e della circolazione dei treni, ma anche interventi per la sicurezza dei viaggiatori e dei lavoratori che operano a bordo treno e nelle aree delle stazioni. Con il progetto Stazioni sicure, la cui spesa complessiva ammonta attualmente a 290.000 euro, l’obiettivo è quello di fornire ulteriori servizi specifici per contrastare atti vandalici e altri comportamenti che possono generare insicurezza.

Diversi presidi di sicurezza sono oggi presenti in tutte le stazioni di Ferrovie Nord: sulla rete regionale è attivo a Saronno un posto centrale di vigilanza 24/7, mentre due presidi della polizia ferroviaria sono localizzati negli impianti di Milano Bovisa e Varese Nord, con punti d’appoggio a Milano Cadorna e a Saronno. Sull’intera rete sono poi presenti quasi 2.700 telecamere di sorveglianza, con la possibilità - tramite apposita convenzione - di mettere a disposizione le immagini ai Comuni e alle relative polizie locali. Le stazioni sono inoltre attrezzate con più di 500 help point, che garantiscono la possibilità di mettersi in contatto con il posto centrale di vigilanza di Saronno e con la sala operativa di Iseo.

Ferrovienord S.p.A. ha inoltre concesso in comodato d’uso gratuito al Comune di Cadorago e al Comune di Castegnato spazi utilizzati dall’Associazione Nazionale Carabinieri e sta per procedere analogamente nei confronti del Comune di Mozzate. Nel Comune di Canzo, la polizia locale usufruisce di uno spazio in comodato d’uso ed esiste anche un servizio di vigilanza esterno con presidio fisso negli impianti di Milano Cadorna, Milano Bovisa, Seveso, Saronno, Como Lago, Busto Nord, Varese Nord, con un presidio puntuale in tutti gli altri impianti».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome