Arriva il Taser. Che cos’è? Come agisce? Quali gli effetti?

Che cos’è il Taser? Come agisce? Quali gli effetti? A queste domande risponde Axon, che produce il dispositivo e che nel nostro Paese mette a disposizione strumenti e formazione

Il 5 settembre 2018 in seguito al decreto firmato il 4 luglio dal ministero dell’Interno, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza di 12 città italiane hanno cominciato a sperimentare sul campo il Taser, dispositivo a conduzione elettrica classificato dal nostro dipartimento della Pubblica Sicurezza come “arma propria”.

Il test ha una durata di tre mesi con rinnovo di ulteriori tre, dopo i quali il ministero deciderà se adottare o meno il Taser, prodotto da Axon negli Stati Uniti, dove è impiegato dal 1998. Axon fornisce gratuitamente dispositivi, formazione e cartucce di ricambio per tutta la durata della sperimentazione, ma non sono noti i termini dell’eventuale contratto di fornitura che ne potrebbe conseguire.

Qual è l’origine del nome e quali gli effetti?

Il nome, “Taser”, deriva dall’acronimo inglese per “Thomas A. Swift’s Electric Rifle”, il fucile elettrico di Thomas A. Swift, personaggio di una serie di romanzi d’avventura per ragazzi dei primi del Novecento.

Il “fucile elettrico di Tom Swift”, descritto nel decimo episodio della collana, era una pistola che sparava fulmini di elettricità. Nella nostra realtà è un’arma propria non letale a conduzione elettrica, che immobilizza la persona colpita per 5 secondi in seguito a una scarica elettrica da 50 mila volt a 1,2 mA. L’impulso elettrico si sovrappone al messaggio normalmente registrato dai nervi, che non rispondono e provocano una rapida contrazione dei muscoli fino a paralizzare temporaneamente il soggetto. L’obiettivo del dispositivo è ridurre l’uso delle armi da parte delle Forze dell’Ordine che, grazie al Taser, possono controllare alcune situazioni riducendo i rischi per i cittadini e per gli agenti stessi. Non siamo a conoscenza delle regole di ingaggio, ma le indicazioni del dipartimento di Sicurezza suggeriscono che “va mostrato senza essere impugnato per far desistere il soggetto dalla condotta in atto”. Anche il produttore Axon (di sede a Scottsdale in Arizona) insiste sulla dissuasione e ha inserito sul Taser la funzione “arco elettrico di avvertimento”.

Quanto fa male

In rete si trovano numerosi video in cui gli agenti provano il Taser su di sé e lo stesso produttore fornisce una lunga lista di studi indipendenti che dimostrano la sicurezza dell’arma. D’altro canto, Reuters ha documentato una serie di decessi dovuti all’uso improprio.

Il co-fondatore di Axon, Steve Tuttle, afferma che lo strumento «È sicuro ed efficace se usato correttamente». L’azienda, inoltre, chiarisce che dovrebbero essere motivi etici, e non legati alla salute, a impedirne l’uso su bambini e anziani, i quali però non dovrebbero nemmeno creare problemi gravi ad agenti addestrati.

Taser
Taser

Formazione ai formatori

La sperimentazione prevede anche la formazione ai formatori: il produttore Axon ha tenuto, dal 27 agosto al 4 settembre 2018, presso il Centro Nazionale Specializzazione Perfezionamento Tiro Polizia di Stato di Nettuno, un corso per 35 unità, 5 per ciascuna Questura, in servizio agli uffici Prevenzione generale e Soccorso pubblico delle Questure di Milano, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia, Brindisi e Genova. Questi uomini successivamente provvederanno alla formazione degli agenti di ciascun Corpo, con le regole d’ingaggio.

Le città sotto sperimentazione

Le 12 città dove possiamo vedere i Taser alla cintura dei poliziotti sono Milano, Torino, Genova, Padova, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Caserta, Napoli, Brindisi, Catania e Palermo. Colpisce l’assenza di Roma: «La sperimentazione dei Taser non è stata fatta a Roma - spiega Maurizio Moroni, Sales Engineer Italy di Axon - perché c’è un contesto particolarmente sensibile anche per la presenza di tutte le Forze dell’Ordine, e tutte avrebbero dovuto avere il Taser in dotazione». Moroni aggiunge che l’azienda ha incontrato a giugno il capo di Gabinetto della sindaca Virginia Raggi per proporre le bodycam, videocamere personali per riprendere le azioni di Polizia, e il feedback è stato positivo.

La situazione su scala europea

Le commesse più grosse portate a casa da Axon non sono state firmate in USA, ma nel Regno Unito, dove l’allora ministro dell’Interno David Blunket, nel 2004, approvò l’uso del Taser per gli ufficiali delle Forze Armate con 22 mila videocamere per la London Met Police.

I poliziotti inglesi notoriamente non portano armi da fuoco, ma alternative come lo spray al peperoncino, non sempre efficace. Le statistiche riferite a dieci anni e riportate dal managing director Emea e UK di Axon, Matt Spencer, dicono che nel 90% dei casi di possibile impiego il Taser non viene nemmeno usato, perché basta l’effetto deterrente (85% la statistica riferita ai Taser in uso in UK e riportata da Axon), e che i reclami contro la polizia sono calati del 33% (30% la cifra riferita al mondo) grazie all’uso della telecamera abbinata al Taser.

«L’arco elettrico di avvertimento - spiega - funziona molto bene come deterrente e in UK affermano che permette loro di preservare ciò che definiscono il ‘continuum nell’uso della forza’, cioè quell’insieme di procedure che partono con un primo avvertimento in cui il poliziotto dice di avere con sé il Taser, poi questo passaggio ulteriore e solo alla fine l’uso: questo atto di avvertimento aggiuntivo porta ancora più persone ad arrendersi prima che il poliziotto spari».

In Olanda la sperimentazione è quasi terminata: hanno già annunciato che adotteranno lo strumento e che sarà anche pubblicato uno studio indipendente.

«In Germania il Taser si usa già da 10 anni nelle squadre inviate a risolvere gli incidenti più impegnativi - prosegue Spencer - ma negli ultimi due anni si è cominciato a prendere in considerazione la possibilità di estenderne l’uso anche alle pattuglie standard. Alcuni test sono in fase conclusiva proprio in questi mesi con ottimi risultati, tanto che alcuni ufficiali hanno anche fatto pubbliche dichiarazioni manifestando il proposito di introdurre i Taser».

In Francia il Taser viene usato da 8 anni sia dalla Polizia Nazionale sia dalla Gendarmerie, quindi in città e provincia. Spencer afferma che «Amnesty International 10 anni fa aveva parecchie perplessità rispetto al possibile uso non conforme da parte della Polizia. Oggi sentiamo pareri diversi, o almeno non ci vengono riferiti problemi. Ovviamente occorre formare bene gli agenti, affinché siano responsabili delle loro azioni». Il parere dell’opinione pubblica si sposta anche in relazione alle notizie di cronaca. Nel Regno Unito: «La polizia è molto aperta nel mostrare il tipo di incidente e il tipo di soluzione con il Taser: è tutto pubblico e le persone lo vedono, quindi gradualmente il Taser si è conquistato il supporto dei cittadini». (...)

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