Un importante gruppo editoriale di Milano ha da poco proceduto al retrofit del proprio sistema di controllo accessi, adottando una soluzione che ha permesso di dematerializzare le chiavi per entrare in azienda.
Il gruppo editoriale italiano Tecniche Nuove ha da poco rinnovato il sistema di controllo accessi della sede di Milano, passando dall’utilizzo di un classico supporto badge di tipo Mifare a una tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy). Alla base della soluzione l’utilizzo dello smartphone, che rende possibile la trasmissione dei dati senza contatto utilizzando chiavi digitali dinamiche e sicure tramite l’applicazione Mobile Access.
Gli obiettivi dell’intervento
L’intervento ha previsto la sostituzione dei dispositivi precedentemente utilizzati all’interno del Palazzo della Cultura, sede delle case editrici Tecniche Nuove e New Business Media, e della palazzina vicina che ospita l’ente di formazione Accademia Tecniche Nuove. L’incarico è stato affidato ai tecnici del gruppo dormakaba, specializzato nel settore delle soluzioni di accesso intelligente e sicuro, che, in accordo con la committenza, hanno proceduto all’installazione di sette access manager 9200, collegati via bus seriale a 42 lettori compatti modello 9104 e cinque lettori di rilevazione presenze modello 9620. Il sistema viene gestito attraverso il software di controllo accessi EXOS 9300, installato su un server virtuale messo a disposizione dall’utente stesso.
«Il desiderio del committente era quello di dematerializzare le chiavi RFID precedentemente in uso - spiega Gianluca Ruggeri, responsabile commerciale dormakaba per la progettazione e vendita di impianti di sicurezza e controllo accessi - L’obiettivo era ridurre i rischi (duplicazione, hackeraggio ecc.) che un supporto fisico porta con sé, fornendo un sistema più sicuro (con trasmissione crittografata dei dati) e più semplice nell’utilizzo.
Accanto ai vantaggi già indicati, si pongono anche la riduzione dei tempi e dei costi dedicati alla produzione e all’assegnazione dei nuovi supporti e la possibilità di stabilire accessi privilegiati o limitati a seconda della mansione svolta dalla persona. In parallelo all’accesso tramite app, è stata mantenuta la possibilità di utilizzare un supporto di tipo fisico (badge) al fine di mantenere la continuità con l’esperienza dell’utente nel passato. L’utilizzo dello smartphone, insomma, viene considerato un vantaggio, non un obbligo».
Architettura scalabile
Constatata la presenza nell’edificio di varchi carrabili, accessi pedonali e porte automatiche, all’interno e all’esterno del complesso è stata applicata una soluzione snella e di semplice comprensione, che permette di accedere agevolmente alla struttura sia a chi entra a piedi, sia a chi arriva con il proprio veicolo. Lo stesso dispositivo è stato applicato sui principali varchi (porte manuali/ automatiche in vetro o legno e porte antipanico) degli ambienti interni e rappresenta una possibile soluzione futura anche per la gestione degli ascensori.
Per quanto riguarda la scelta dei concentratori, dormakaba ha selezionato un access manager compatto per installazione a barra DIN. Con la sua architettura espandibile, ogni concentratore è in grado di supportare circa otto lettori, da cui dipende il controllo degli accessi per comandare le porte. I lettori con certificazione IP66, resistenti all’acqua e alle intemperie, consentono un’efficace gestione della manutenzione in quanto facilmente sostituibili in caso di guasto. Inoltre, l’utilizzo della tecnologia Bluetooth permette un risparmio anche a livello di costi rispetto al classico impianto gestito tramite cavi.
La realizzazione dell’impianto
Vincenzo Dominicis, tecnico dormakaba da più di dieci anni, si esprime con soddisfazione in merito al lavoro svolto: «Si è trattato di un intervento quasi di routine, senza alcuna complicazione. Il punto di partenza è stato il server aziendale, che tramite la rete è stato messo in comunicazione con i concentratori 9200. Gli access manager a loro volta sono stati collegati tramite cavi bus con i dispositivi posizionati localmente sulle porte, che recepiscono il meccanismo di apertura attivato dal telefono e inviano un segnale al server, determinando l’accesso o meno alla sede a seconda delle autorizzazioni assegnate».
Il sistema, inoltre, prevede anche la registrazione delle presenze a fini fiscali, per cui la raccolta dati segue due flussi diversi, uno legato alla security e controllo accessi, l’altro legato alla rilevazione delle ore lavorate. I dispositivi sono stati quindi programmati in modo differente a seconda della necessità: i lettori compatti modello 9104 sono stati impostati in modo che l’utente possa tranquillamente aprire i varchi a mani libere, tenendo lo smartphone in tasca con l’app Mobile Access aperta in background; invece i terminali fiscali di rilevazione delle presenze sono stati predisposti perché sia l’utente a decidere, con un atto fisico di apertura dell’app, quando validare la propria presenza all’interno dell’edificio.
Tutti i dati, quali log eventi e audit sistema, restano nella disponibilità dell’utente secondo le proprie policy di security design; l’accesso alle informazioni è allineato alle direttive GDPR, secondo i criteri di sicurezza, integrità e confidenzialità.
Integrazione con sistemi di terze parti
Il sistema è predisposto per interfacciarsi con software e hardware legati al mondo della security, come l’impianto di videosorveglianza e le applicazioni per la lettura targhe, che associano il veicolo in transito con l’anagrafica del dipendente per verificare la sua presenza nella struttura.
Per quanto riguarda le dinamiche d’interazione con il sistema antintrusione, è possibile generare un allarme condiviso con l’impianto di videosorveglianza o attivare notifiche di allerta sul telefono se una porta rimane aperta troppo a lungo o viene forzata. L’interfaccia con il sistema di rilevazione delle presenze si svolge invece in maniera più semplice, condividendo a intervalli regolari (secondo le esigenze dell’utente) i dati relativi alle timbrature.
«Siamo assolutamente soddisfatti della soluzione installata da dormakaba - conclude Luigi Ricciardi, responsabile tecnico del Palazzo della Cultura per Tecniche Nuove - L’intervento ha esaudito appieno la nostra richiesta di un impianto all’avanguardia, che non fosse semplicemente un sistema per l’apertura delle porte ma portasse con sé un concetto di sicurezza allargata per tutta l’azienda e i suoi dipendenti».
Sempre a servizio dell'utente
Risponde Gianluca Ruggeri, responsabile commerciale dormakaba per la progettazione e vendita di impianti di sicurezza e controllo accessi.
Quali sono i vantaggi della tecnologia di controllo accessi scelta?
«L’utilizzo di una chiave dematerializzata su telefono cellulare riduce le tempistiche del processo di assegnazione delle credenziali di accesso a pochi secondi, gestendo le autorizzazioni direttamente attraverso il software di supervisione e controllo accessi.
Il sistema che mettiamo a disposizione dell’utente è più snello e sicuro: nessun altro al di fuori del proprietario può utilizzare il proprio smartphone (per via del codice di blocco o fingerprint, ormai presente su tutti i dispositivi) e, anche in caso di smarrimento del telefono, la chiave digitale può essere disabilitata e riassegnata a un nuovo numero.
È possibile procedere all’aggiornamento dei diritti di accesso in maniera intuitiva, con un riscontro immediato e bidirezionale da parte dei lettori in campo e degli smartphone connessi alla rete. Il servizio dormakaba garantisce una trasmissione sicura dei dati per mezzo di protocolli crittografati e offre la possibilità di personalizzazione dell’app Mobile Access, inserendo logo e ragione sociale dell’azienda».
Quali sono i servizi che mettete a disposizione degli utenti?
«La gestione e la conduzione dell’impianto rimangono totalmente all’utilizzatore, cui fa capo la profilazione e l’assegnazione delle autorizzazioni d’accesso ai dipendenti. Per quanto riguarda la manutenzione, invece, dormakaba offre un servizio scalabile, che va dal semplice collegamento da remoto per la risoluzione di eventuali malfunzionamenti, a una survey periodica di verifica del funzionamento del sistema, fino a visite on site (una o due all’anno) per il controllo degli apparati installati in campo e il ripristino dei guasti. Inoltre, l’utilizzatore ha la possibilità di beneficiare degli upgrade di software che dormakaba mette a disposizione ogni 6-8 mesi».