Presso l'ospedale di Livorno si conclude un’ulteriore fase di testing per il delivery di materiale medicale attraverso droni, attività prevista dal Piano di Transizione Digitale al quale ha aderito la ASL Toscana Nord Ovest.
Si conclude la sperimentazione di delivery medicale avviata presso l'ospedale di Livorno dal 2018. Talvolta, infatti, per i veicoli delle Asl trasportare su strada beni salvavita, quali sangue ed emocomponenti, equivale ad una corsa contro il tempo a causa della congestione del traffico. Da alcuni anni il settore della logistica biomedicale mediante velivoli a guida autonoma, cioè i droni, è diventata una realtà in diversi distretti sanitari.
Il sistema, messo a punto da ABzero - start up della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa incubata presso il Polo Tecnologico Navacchio- ha, infatti, ottenuto un’autorizzazione dell’Ente Nazionale per il delivery di materiale medicale che permette di utilizzare contenitori certificati per il trasporto di materiale biologico, sangue ed emocomponenti, secondo lo standard UN3373 tramite droni avviata nel 2018 presso gli Spedali Riuniti di Livorno.
La tecnologia, che permette di collegare direttamente il Centro Trasfusionale dell’ospedale con il Pronto Soccorso all’interno dello stesso complesso, ha superato un ulteriore step lo scorso 26 gennaio, data in cui è avvenuto, per la prima volta, il collaudo del sistema completo. Il risultato è frutto di un lavoro congiunto che ha visto coinvolti, oltre alla ASL Toscana Nord Ovest, l’Istituto di fisica applicata “Nello Carrara” (Cnr-Ifac) del Cnr di Firenze, che ha svolto la supervisione scientifica grazie al lavoro condotto dalla Dottoressa Angela Pirri in collaborazione con la spinoff ABzero, e Fabrizio Niglio, ex direttore UOC Medicina Trasfusionale Livorno-Pisa.
Il percorso scientifico compiuto ha permesso di validare la tecnologia dal punto di vista tecnico, avionico e sanitario attraverso un percorso che ha portato a pubblicazioni scientifiche rilevanti, riconosciute in ambito accademico e da esperti del settore. La ASL Toscana Nord Ovest ha supportato lo sviluppo del progetto sotto il profilo scientifico e sanitario ed ha ospitato le attività operative e sperimentali. L’obiettivo è importante: ottimizzare e automatizzare il processo logistico di trasferimento del sangue dai punti di raccolta verso i reparti, e in futuro, verso le località extra ospedaliere che ne facciano richiesta, una volta effettuati tutti i passi previsti per le procedure pubbliche per l’acquisizione di questo tipo di servizio innovativo.
L’adozione del sistema garantirà una procedura rapida e sicura per la consegna di sangue ed emocomponenti per la copertura ordinaria ed emergenziale delle necessità dei reparti di chirurgia, del pronto soccorso e dei reparti di urgenza. Il sistema mira ad offrire un sistema di trasporto innovativo da affiancare alla catena logistica e di approvvigionamento non solo del sangue ma di materiali biologici, farmaci ed in futuro persino organi, sfruttando le tecnologie sviluppate.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia tra centri di ricerca, presidi ospedalieri e imprese innovative, che hanno messo a punto e validato un sistema complesso, ma di immediato impiego, costituito da un drone volante e da una capsula o contenitore “intelligente” ad esso agganciata, capace di pilotare in modo autonomo seppure con una supervisione umana remota) le fasi di volo del drone, e contemporaneamente di monitorare lo stato di integrità del bene trasportato.
La Smart Capsule quindi, risulta un’innovazione strategica: oltre a permettere ad un pilota remoto di supervisionare la guida autonoma di un idoneo mezzo di trasporto, è stata sviluppata appositamente come dispositivo utile a preservare al meglio prodotti biologici ad alto rischio di deperibilità durante le movimentazioni, dotata per questo di sensori IoT brevettati, per il controllo in real time di temperatura, umidità e dell’emolisi del sangue, consentendo così di accorciare il più possibile i tempi di riesame del prodotto per permettere trasfusioni immediate.
La gestione del dispositivo attraverso l’App Spoke, basata su Intelligenza Artificiale e tecnologia blockchain, consente inoltre al personale sanitario di monitorare e tracciare il bene medicale e di ricevere un alert in caso di necessità, grazie ai sensori di bordo e la trasmissione dei parametri in real time.
Il collaudo del sistema conclude una fase sperimentale di lungo corso, necessaria per espletare le procedure previste per le attività svolte attraverso veicoli a pilotaggio remoto dall’autorità regolatrice dell’aviazione civile, l’ENAC, che segue attivamente dalla nascita lo sviluppo di progetti e tecnologie connesse all’impiego dei droni per il trasporto di beni medicali, tanto da aver inserito questa importante tipologia di applicazioni tra i pilastri del Piano Strategico Nazionale 2021-2030, per lo sviluppo della Mobilità Aerea Avanzata in Italia.
L’attività in essere presso l’Ospedale di Livorno, che interessa un percorso di alcune centinaia di metri all’interno del plesso ospedaliero, rientra infatti nella categoria specifica di voli autonomi non a vista, o “BVLOS”, particolarmente attenzionata dall’ENAC, che ha seguito lo sviluppo del progetto dalla sua fase embrionale con un gruppo di lavoro ad hoc, al fine di accertarne al massimo la correttezza e la sicurezza delle missioni di volo per il trasporto aereo di beni ”non dannosi”.
A questo fine, la sperimentazione ha riguardato anche l’implementazione delle operazioni di volo autonomo, grazie all’utilizzo di un modulo di intelligenza artificiale di cui è dotata la capsula, che conduce il velivolo lungo il percorso pre-autorizzato da ENAC, reagendo in tempo reale a variazioni delle condizioni climatiche o ad eventuali ostacoli nel tragitto, pur mantenendo la supervisione remota di un pilota incaricato.
La Smart Capsule a guida autonoma, coperta da diversi brevetti internazionali, garantisce una riduzione dei tempi di consegna da un’ora a pochissimi minuti, con un trasporto clinicamente sicuro attraverso il monitoraggio in real time del prodotto, attivabile attraverso una semplice applicazione per cellulare gestita direttamente dal personale sanitario in loco, senza necessità di brevetti.
Il servizio potrà essere attivato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, assicurando un importante risparmio per le aziende sanitarie e gli ospedali, fra costi diretti ed indiretti, permettendo una gestione ottimizzata delle risorse sia di beni medicali che economiche delle aziende sanitarie.
Questo tipo di innovazione costituisce un importante passo per migliorare l’efficienza e la tempestività delle cure ospedaliere, ma rappresenta anche uno step essenziale verso la digitalizzazione e la telemedicina del futuro, per una sanità sempre più prossima alle esigenze di tutti i pazienti, e capace di raggiungere un grado assistenza sempre più elevato.