In occasione dell’apertura al pubblico di un nuovo spazio museale, Palazzo Montani Antaldi è stato oggetto di una serie di interventi volti alla realizzazione dei nuovi allestimenti e all’uniformazione degli impianti elettrici e speciali secondo i requisiti previsti dall’attuale normativa di sicurezza.
La realizzazione, nel 2020, degli allestimenti del Museo Nazionale Rossini di Pesaro presso Palazzo Montani Antaldi è stata l’occasione per procedere a interventi agli impianti elettrici e speciali dell’edificio. I lavori sono stati affidati alla società Umbra Control di Perugia, che si è occupata della ristrutturazione dei sistemi TVCC, antintrusione, antincendio, evacuazione, controllo accessi, videocitofonia, clima e distribuzione segnali Wi-Fi, ammodernando l’impianto secondo i requisiti dell’attuale normativa di sicurezza per i musei aperti al pubblico.
Illuminazione di sicurezza e segnalazione vie di esodo
Per l’impianto di illuminazione di sicurezza sono state previste due diverse soluzioni, così da rispettare la storicità dell’edificio, che risale al XVI secolo: all’interno delle sale museali costituenti la zona storica del palazzo, è stata mantenuta l’illuminazione di sicurezza e segnalazione delle vie di esodo preesistente, con alimentazione centralizzata equipaggiata con unità di tipo CPS a norma UNI EN 50172 e distribuzione su cavi resistenti al fuoco. Gli apparecchi illuminanti (grado di protezione IP4X), disposti su più circuiti, vengono utilizzati sia per l’illuminazione delle sale sia per l’illuminazione indiretta a segnalazione delle vie di esodo, poste in sospensione lungo i varchi dei percorsi di evacuazione.
Per le sale museali della zona moderna del palazzo, è stato invece possibile integrare l’impianto esistente con apparecchi di illuminazione di sicurezza a LED autoalimentati, installati in numero sufficiente per il rispetto dei livelli d’illuminamento e l’individuazione dei percorsi d’emergenza. I dispositivi garantiscono un’autonomia di 60 minuti, con tempo di ricarica di 12 ore.
Lungo lo scalone di entrata e di uscita dal museo (che costituisce una delle vie per l’esodo di emergenza), si è provveduto a supportare, anche tramite unità di alimentazione centralizzata, i punti luce già installati per l’illuminazione delle rampe e dei pianerottoli, mentre gli altri apparecchi illuminanti esistenti sono stati sostituiti con dispositivi a LED IP4X di pari flusso luminoso, così da garantire l’istantaneità d’intervento in caso di blackout e ridurre la potenza nominale.
Le linee di alimentazione risultano protette contro gli incendi, con apparecchi disposti sui due circuiti utilizzati per l’illuminazione degli ambienti e l’illuminazione di sicurezza.
L’impianto antintrusione e il sistema TVCC
Con la realizzazione della nuova attività museale aperta al pubblico, si è reso necessario estendere il sistema di sicurezza centralizzato già esistente, che consentiva alle varie realtà presenti nell’edificio (Fondazione Rossini, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e Fondazione Caritas) di gestire l’accesso alle zone comuni tramite procedure semplificate per i singoli operatori.
Sono stati quindi sostituiti la centrale e diversi concentratori, non più compatibili con la tecnologia attuale, introducendo una nuova modalità operativa che consente a ciascuna attività di attivare/disattivare in maniera indipendente la propria porzione dell’impianto d’allarme.
Per quanto riguarda invece l’impianto di videosorveglianza a circuito chiuso, è rimasta intatta la tipologia impiantistica preesistente, con distribuzione analogica su cavo coassiale, ma è stata rivista la funzionalità di tutto il sistema, sostituendo le telecamere analogiche a 480 linee TV con dispositivi color ad alta risoluzione (2 MPx), dotati di illuminatore LED e tecnologia Starlight per la visione a colori anche in condizioni di bassa luminosità.
È stata inoltre realizzata una nuova centrale di ripetizione relativa alle sole telecamere di competenza del museo e delle aree comuni: i segnali video analogici provenienti dalla vecchia centrale situata in guardiania sono stati digitalizzati e trasportati, tramite cavo in rame (o in fibra ottica) di cat. 6A, presso il locale reception/biglietteria del museo.
I segnali digitali vengono inviati su due videoregistratori digitali con 16 canali cadauno, che, oltre ad archiviare le registrazioni, trasmettono le immagini in tempo reale delle telecamere interne al museo e di quelle utilizzate come ingresso/uscita nelle aree comuni. Il sistema è anche dotato di back-up energetico, così da garantire la continuità delle riprese anche in caso di blackout elettrici.
Rilevazione e allarme incendi
L’impianto antincendio esistente, che copre l’intero edificio, è stato sottoposto a una serie di interventi di ristrutturazione, adeguamento, ampliamento e riqualificazione, così da rendere sicura tutta l’area del museo in conformità a quanto previsto dalla norma UNI EN 9795.
Sono stati installati nuovi sensori ottici di fumo in alcune stanze non utilizzate prima dell’apertura del museo ed è stata realizzata una stazione di ripetizione per gli allarmi d’incendio nella sala reception/biglietteria: si tratta di un nuovo presidio dove l’operatore, una volta rilevata la segnalazione dell’allarme, può attivare la procedura di verifica ed eventualmente avviare le operazioni per l’allarme generale e l’evacuazione dei locali.
Impianti di controllo accessi e videocitofonia
A fronte della necessità di lasciare un accesso al pubblico sempre aperto per garantire la libera entrata nel museo, si è ritenuto opportuno realizzare sistemi di controllo in corrispondenza dei varchi d’ingresso alla Fondazione Rossini e alla Fondazione CRP (Cassa di Risparmio di Pesaro); il sistema, collegato alle rispettive reti IP proprietarie, è completamente integrato, così da consentire il controllo di tutte le tessere chiavi degli utenti da un unico server.
In considerazione della promiscuità di utilizzo dell’ingresso comune e dell’atrio, si è inoltre provveduto ad automatizzare, tramite elettrosaldatura comandata da remoto, l’apertura/chiusura della porta in legno che consente l’accesso alla Fondazione CRP; lo stesso sistema di gestione è stato predisposto per la porta d’ingresso alla Fondazione Rossini.
Infine, è stato messo in atto un accorgimento per separare il pubblico che accede al museo dagli ingressi specifici alle fondazioni: all’interno dei corridoi a piano terra sono state realizzate due postazioni videocitofoniche sul modello del portiere elettronico già presente all’ingresso del palazzo, che consentono di identificare con precisione il richiedente accesso grazie all’impiego di un sistema video separato. È presente, infatti, una telecamera ad alta risoluzione dedicata che permette di vedere anche la parte antistante l’ingresso dell’edificio, tenendo sempre sotto controllo in tempo reale gli ingressi.
Impianti elettrici speciali e manutenzione straordinaria
L’impianto elettrico esistente della forza motrice continua a costituire l’alimentazione di tutte le apparecchiature multimediali e luminose necessarie al funzionamento del museo. I lavori hanno previsto la realizzazione di ulteriori punti di alimentazione elettrica, non annoverati tra gli impianti fissi dell’edificio, e il ripristino delle situazioni in cui le prese di corrente risultavano danneggiate, non funzionanti o non conformi alle normative di sicurezza, mantenendo immutata l’illuminazione delle sale fatti salvi gli orientamenti delle sorgenti luminose, che sono state direzionate e regolate in intensità secondo le esigenze degli allestimenti.
È stata inoltre predisposta, nell’atrio riscaldato, l’alimentazione elettrica per un apparecchio a lama d’aria, così da provvedere al mantenimento della climatizzazione per il periodo in cui la porta di accesso alla bussola vetrata viene mantenuta aperta. Infine, per rispondere alle esigenze multimediali del nuovo spazio, è stata realizzata una rete interna wireless con apparati distribuiti che, pur utilizzando un hardware con SSID (Service Set IDentifier) unico, presenta due reti separate, dedicate rispettivamente agli operatori per utilizzare i servizi interni e ai visitatori per godere dell’esperienza multimediale del museo. Il sistema rileva gli apparecchi che risultano connessi alla rete e gestisce l’access point più vicino e/o più adeguato per garantire al dispositivo la copertura con l’opportuna potenza di segnale.
Riconoscimento d'autorità
Il progetto ha vinto lo scorso novembre il Premio H d’oro della Fondazione Enzo Hruby nella categoria “Beni culturali museali”, per la soddisfazione del committente, il Comune di Pesaro: «Pesaro è una città dalle molte risorse, particolarmente vivace e attenta alla promozione turistica e culturale del territorio - afferma Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro - Con orgoglio, siamo stati proclamati Capitale italiana della Cultura 2024 e siamo già all’opera per valorizzare al meglio ogni attività connessa. Professionalità e competenza caratterizzano il nostro approccio, che cerchiamo anche in collaboratori e fornitori: così possiamo commentare il lavoro di Umbra Control, che presso il Museo Nazionale Rossini ha dimostrato qualità, innovazione e affidabilità, caratteristiche essenziali per chi cerca l’eccellenza».
Grande anche la soddisfazione del system integrator, che si è trovato a dover far fronte a un progetto dalla gestione complessa, dove l’adeguamento dell’impianto elettrico preesistente ha dovuto essere condotto contestualmente alla realizzazione di collegamenti e cablaggi per i nuovi allestimenti, pur non essendo il sistema oggetto di revamping.
«Siamo particolarmente orgogliosi del lavoro fatto presso il Museo Rossini di Pesaro nel corso del 2020, un’opera che ci ha consentito di mettere in campo competenze tecnologiche avanzate e attuazioni di inedito valore», dichiara Gianluca Ragni, presidente di Umbra Control.