La ricerca “La casa sicura del futuro”, condotta da Verisure Italia in collaborazione con il Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, mette in luce la nuova centralità dell’abitazione domestica nelle esigenze di sicurezza dei cittadini.
In questi anni l’abitazione privata ha assunto nuova importanza nella vita quotidiana, diventando sempre più, da rifugio e conforto per la famiglia, gli affetti o la privacy, anche ufficio, palestra, hub di connessione. Forse anche per questo la prima edizione del rapporto Verisure Italia, realizzato dal Censis con il contributo del Servizio Analisi Criminale del Ministero degli Interni, è dedicato proprio alla sicurezza della casa.
I dati indicano che sono cresciute le paure degli italiani, con riferimento non solo alla sicurezza fisica ma anche a quella digitale (291.835 le truffe e frodi informatiche registrate nel 2021); per quanto riguarda invece i numeri relativi ai crimini, i reati come furti e rapine nelle abitazioni sono diminuiti (-9,2% prendendo come riferimento il 2019), ma restano una minaccia reale, con un +4,3% nel 2021.
I reati in generale sono calati del -25,8% dal 2012 al 2022. Aumentano invece violenze e maltrattamenti: nel 2021 le denunce contro familiari e conviventi sono cresciute del +8,4% rispetto al 2019 e del +4,1% rispetto al 2020, gli atti persecutori del +4,7% rispetto al 2020, le violenze sessuali del +14,9%, i femminicidi del +1,7%.
Timori e tremori
Quali sono le paure degli italiani? Il 55% del campione intervistato teme un furto in casa, il 41,1% l’aggressione fisica: le donne rappresentano la percentuale maggiore (44,8%), preoccupate soprattutto di subire violenza sessuale (30,8%); il 29,6% dei cittadini teme invece un’emergenza medica (tra la popolazione over 55, la quota sale al 35,7%).
Spostandosi nel reame digitale, il 25,55% dei cittadini (31% tra gli uomini) teme di subire un furto di dati online, il 21,1% ha paura di diventare vittima di una truffa online, il 55% teme per la propria sicurezza (informatica) mentre svolge operazioni bancarie, di lavoro o acquisti in rete: a essere preoccupati sono soprattutto i giovani e gli adulti in età lavorativa.
L’altra paura riguarda la sicurezza online per i minori, che preoccupa il 34,7% della popolazione con punte del 61,1% tra gli anziani. Sta di fatto che il 33,9% dei maggiorenni si sente poco (25,6%) o per niente (8,3%) sicuro in casa propria temendo fra le altre cose incendi, esplosioni, atti vandalici e furti. I più timorosi sono donne o abitano nelle regioni del Sud, con quote intorno al 40%. Il 17,4% della popolazione (due terzi sono donne) ha paura di restare a casa sola di notte.
Sicurezza naturale, come accendere la luce
Di fronte a questa situazione, le persone hanno cominciato a riflettere sulla sicurezza e a cercare risposte mirate al bisogno di protezione per la propria abitazione, non solo quando si esce di casa. Si tratta di una questione che coinvolge il pubblico e il privato, in collaborazione. «La sfida più importante - dice Stefan Konrad, managing director di Verisure Italia - è sviluppare tecnologie facili ed efficaci per tutti: per chi deve essere soccorso e per chi deve intervenire. Insomma, attivare un sistema d’allarme deve essere naturale e semplice, come accendere la luce».