Al centro di un progetto che fonde antintrusione e videosorveglianza, una bellissima residenza settecentesca immersa in una zona rurale della provincia di Verona.
La residenza di cui parliamo si trova in una zona rurale in provincia di Verona, nelle vicinanze di una villa padronale del ‘700.
In prossimità della villa sono situate alcune abitazioni che, in passato, facevano parte del comprensorio della villa stessa ed erano abitate da chi lavorava nei campi.
Una ventina di anni fa, gli edifici sono stati ristrutturati, destinandoli ad abitazioni residenziali di pregio - dotate di grande fascino architettonico e storico - e dando vita a un complesso edilizio di rara bellezza.
La casa oggetto dell’intervento copre una superficie di circa 100 metri per piano ed è dislocata su quattro livelli:
- piano interrato
- piano terra con zona giorno
- primo piano con zona notte
- secondo piano mansardato con locali tecnici di servizio
I lavori di messa in sicurezza hanno riguardato l’impianto antintrusione, di videosorveglianza e videocitofonico.
Nello specifico, il sistema antintrusione è stato realizzato mediante una protezione perimetrale con contatti e sensori volumetrici a infrarossi passivi in ogni stanza e in ogni scala di comunicazione tra i piani
L’impianto di videosorveglianza è composto da telecamere compatte Megapixel, installate all’esterno dell’abitazione e collegate a un Network Video Recorder per la registrazione continua delle immagini.
Queste ultime vengono trasmesse su smartphone, su Pc e su televisore, grazie a un collegamento Web in ADSL.
Tramite un’unica tastiera da 7” - una per piano, per un totale di quattro, programmabili mediante icone che consentono una rapida e semplice operatività per le funzioni di acceso totale, acceso parziale, acceso giorno notte - è possibile gestire il sistema antintrusione e fruire, nel contempo, della visualizzazione delle telecamere.
Evitando i classici monitor di videosorveglianza – che, in ambiente abitativo, non incontrano il favore degli architetti - è stata mantenuta la possibilità di vedere le riprese delle telecamere in maniera completa in tutti i piani, anche in più punti del piano, sulla tastiera dell’impianto antintrusione, su Pc e su ogni televisore dotato di ingresso alla rete.
L’impianto, infine, è collegato all’Istituto di Vigilanza, al quale sono affidati i compiti di intervento in caso di necessità.
Struttura muraria antica? Occorrono uno studio progettuale attento e presenza costante in cantiere
Focus sui lavori insieme a Daniele Girardi, titolare dell’azienda di installazione Girardi e Associati Srl, che ha curato il progetto descritto.
Quali caratteristiche architettoniche presenta la residenza oggetto dell’installazione?
Si tratta di un edificio del ‘700 tutelato dal Ministero dei Beni Ambientali e Architettonici della Provincia di Verona. Pur oggetto di ristrutturazione vent’anni fa, è stato - per quanto riguarda la parte interna - completamente rivisto dalla nuova proprietà, con un intervento di ridistribuzione degli spazi. Sono state mantenute tutte le caratteristiche esterne e, in particolare, sono state riportate all’origine le finestre ad arco che, in precedenza, erano state modificate internamente con serramenti squadrati. L’apertura a grande volta - all’epoca destinata all’ingresso dei cavalli - era stata, nel tempo, chiusa da grandi cancelli di ferro, mentre ora è stata rivisitata utilizzando una grande vetrata a porta scorrevole.
Quali sono, per chi installa sistemi di sicurezza, i limiti di una struttura antica e dalle mura spesse?
I limiti sono legati alle difficoltà - in alcuni punti - nell’eseguire tracciature nelle pareti che consentano la stesura dei cavi per gli impianti elettrici e per gli impianti speciali. In questo caso, però, il coordinamento tra la direzione dei lavori e le aziende incaricate, lo scrupoloso studio progettuale e la presenza costante in cantiere, hanno portato a risultati eccellenti, senza dover demolire completamente le pareti della casa. Se, normalmente, in casi analoghi vengono utilizzati dispositivi senza fili, qui si è potuto lavorare solo con impianti cablati.
Che cosa - a lavori conclusi - ha maggiormente soddisfatto il cliente?
Innanzitutto, il fatto di essere riusciti a integrare - utilizzando tecnologie particolarmente evolute ma, al tempo stesso, di semplice utilizzo per tutti i componenti della famiglia - antintrusione videosorveglianza. Oltre a questo, il cliente ha apprezzato gli incontri in fase pre-progetto, durate i quali abbiamo ascoltato le sue richieste e compreso le sue esigenze di protezione. Solo in base a tali richieste ed esigenze, è stato poi possibile “costruire” il progetto di messa in sicurezza.
Paola Cozzi
Responsabile Rivista SICUREZZA