È la prima esperienza di viaggio completamente affidata al riconoscimento facciale: i passeggeri su voli selezionati United che partono per località interne agli Stati Uniti dall’aeroporto di San Francisco possono abbinare la patente al sistema di riconoscimento facciale in fase di check-in, e completare tutte le operazioni successive, dall’imbarco dei bagagli al boarding, semplicemente con la scansione del volto. Nel corso del 2020 oltre la metà dei voli internazionali in partenza da Sfo hanno fatto l’imbarco con il riconoscimento facciale. Il vice presidente delle operations dell’aeroporto Lori Augustine ha detto: “La United è stata pioniera nel proporre un’esperienza touchless per i passeggeri, a partire dalla partnership con Clear per i primi chioschi touchless per il check in. Siamo molto interessati al test con Sita per esplorare nuove tecnologie che ci aiuteranno in futuro a costruire servizi attraverso il riconoscimento facciale e un’esperienza di viaggio più fluida per i passeggeri dei voli interni”. La preoccupazione della sicurezza “touchless” si è fatta più presente a causa del Covid-19, quando è sorta la necessità di limitare le interazioni dei viaggiatori sia con le superfici che con il personale, senza allungare i tempi dei controlli. In questa direzione va il servizio di Sita, verso un innalzamento dei livelli di sicurezza al pari di quelli del servizio, cosa apprezzata dalla gestione aeroportuale: il volto coincide con la carta d’imbarco, non serve più presentare passaporto e documenti cartacei, tutto avviene semplicemente guardando una telecamera abilitata. Una soluzione che promette anche di ridurre i costi per le compagnie aeree, una volta che i flussi di traffico ritorneranno quelli di una volta.