L’installazione di un sistema di rilevazione droni a lunga distanza aiuta a mantenere libero lo spazio aereo delle infrastrutture critiche svedesi.
Con il supporto del distribution partner CCTV-Systems AB, Teledyne FLIR ha fornito a inizio 2022 un sistema di rilevazione droni a lunga distanza per un’infrastruttura critica situata in Svezia. Si tratta di un sistema intelligente “slew-to-cue”, che combina radar, immagini termiche e sensori a luce visibile, assicurando che nessun sistema di velivoli senza pilota passi inosservato: un radar scansiona costantemente il cielo, rileva i droni da una lunga distanza e punta automaticamente la telecamera PTZ FLIR sulla posizione esatta del drone rilevato, dopodiché la telecamera continua a seguire l’oggetto in movimento utilizzando il meccanismo di rotazione/inclinazione.
I componenti del sistema integrato di rilevazione drone
Il sistema include il radar FLIR Ranger R8SS-3D, che è in grado di rilevare oggetti entro un raggio di tre chilometri e di tracciare fino a 512 bersagli (droni) contemporaneamente, filtrando efficacemente la rilevazione di uccelli. Il radar fornisce una rilevazione emisferica completa ed è in grado di monitorare l’area di copertura quattro volte al secondo, funziona 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e rileva tutte le minacce terrestri e aeree di giorno e di notte, praticamente in qualunque condizione climatica.
Le rilevazioni radar vengono costantemente verificate con FLIR Ranger HDC MR, un sistema di sorveglianza a media-lunga portata ad alta definizione che utilizza la tecnologia di imaging termico per rilevare minacce anche in condizioni di scarsa visibilità, di notte o in condizioni meteorologiche complesse (nebbia, pioggia, nuvole). Le rilevazioni effettuate dal sistema vengono monitorate e controllate attraverso la piattaforma software Cameleon C2, che consente agli operatori di gestire il sistema di sorveglianza e condividere tutte le informazioni con altre agenzie di sicurezza.
«Oggi Teledyne FLIR è l’unico produttore in grado di fornire una soluzione completa e integrata per questo tipo di applicazione - afferma Johan Eklund, amministratore delegato di CCTV-Systems AB - Il radar, il doppio sistema termico e a luce visibile PTZ e le piattaforme software sono tutte perfettamente integrate tra loro e offrono un sistema di sorveglianza ad altissime prestazioni. Inoltre, tutti i componenti del sistema sono stati accuratamente testati e collaudati sul campo».
Rilevazione di massima precisione
L’utente finale all’inizio del progetto aveva indicato come requisito minimo quello di ottenere una classificazione accurata al 100% a 500 metri di distanza: la richiesta è stata soddisfatta e superata ampiamente grazie a un’accurata messa a punto e calibrazione dei dispositivi, all’ottica (sia termica che visibile) superiore del sistema e alla capacità del radar ad alte prestazioni.
Il sistema utilizza inoltre un sensore termico non raffreddato, che richiede una manutenzione minima e un tempo di fermo praticamente azzerato; si dimostra così in grado di funzionare con il massimo tempo di attività, elemento essenziale per un’infrastruttura critica, dov’è necessario avere consapevolezza della situazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
«Questo sistema è la configurazione ideale per qualunque sito di infrastrutture critiche che desideri mantenere il proprio spazio aereo libero da minacce e che necessiti di supporto decisionale 24 ore su 24, 7 giorni su 7 - afferma Eklund - Il sistema che abbiamo installato in Svezia potrebbe essere utilizzato come affidabile sistema di rilevazione droni a medio raggio anche per aeroporti, raffinerie, centrali nucleari, servizi pubblici e altro ancora».
La sfida da superare
Dal momento che oggi i droni in commercio sono disponibili per un pubblico sempre più ampio, la loro rilevazione e monitoraggio stanno diventando sempre più importanti, specialmente per siti e infrastrutture critiche come centrali elettriche, utility center, aeroporti, data center, acquedotti, dighe ecc.
Una rilevazione efficace e accurata è molto impegnativa: diversamente dal monitoraggio e dalla rilevazione da terra, infatti, la sorveglianza aerea interessa un’area molto più ampia da coprire, a forma di cupola e senza punti di riferimento. Inoltre, i droni oggigiorno sono piccoli e veloci, con una rotta di volo irregolare: rappresentano dunque un’ulteriore sfida per i sistemi visivi di rilevazione, che devono riconoscere oggetti in condizioni meteorologiche e del cielo costantemente variabili.
LAVORO DI SQUADRA
Parla William Turner, responsabile vendite Teledyne FLIR per il Nord Europa:
«Siamo fortunati ad avere un partner così attento e competente come CCTV-Systems AB. Questo progetto ha aperto nuovi orizzonti, con altissimi livelli di competenza tecnica e di impegno da parte di Johan e del suo team per riuscire a soddisfare le richieste molto complesse dell’azienda».
LA PAROLA ALL’AZIENDA
Risponde alle domande Pierpaolo Piracci, Security Regional Sales Manager Iberia, Italy, Greece and Southeastern Europe di FLIR Systems.
Quali sono state le sfide affrontate da Teledyne durante lo sviluppo del progetto?
«La sfida principale che abbiamo dovuto affrontare è stata convincere il cliente che questa tecnologia relativamente nuova era in grado di proteggere la struttura in modo affidabile e con interruzioni operative minime, e che non sarebbe stato troppo complesso per l’operatore poterla utilizzare».
Qual è il valore aggiunto del sistema installato dal punto di vista tecnico?
«Diversamente dalla maggior parte dei concorrenti, Teledyne FLIR ha offerto un sistema completo, senza hardware o software di terze parti e ha dimostrato che la sua capacità di classificazione era totalmente efficace nell’identificare le minacce. Combinando tutto questo con la nostra esperienza nel campo dei sensori termici di lunga portata e della tecnologia radar, siamo stati in grado di supportare il cliente in ogni fase del processo: anche questo è stato particolarmente apprezzato.
Inoltre, il system integrator svedese e la sensoristica prodotta localmente da Teledyne FLIR in Svezia hanno dato ulteriore attrattiva alla nostra soluzione».
Qual è stato il supporto pre e post-vendita offerto al system integrator?
«Il system integrator ha fornito un supporto pre-vendita di prima qualità e, con la nostra assistenza, è stato in grado di dare risposte tempestive alle frequenti domande tecniche che ci venivano poste anche quotidianamente. Inoltre, è stato determinante nella progettazione dell’intera architettura di installazione, inclusa la progettazione della torre, il suo posizionamento, i cavi e le canalizzazioni.
Nella fase successiva all’installazione, il system integrator ha continuato a dare supporto localmente con i collaudi di sistema, piccole modifiche e la formazione degli operatori. Teledyne FLIR ha fornito costantemente il proprio supporto da remoto per ottimizzare le prestazioni di tutti i sottosistemi forniti in campo».