Intervista a Pasquale Totaro, General Manager di Dahua Technology Italy. In fiera la vision del Gruppo in termini di innovazione, integrabilità e sicurezza al servizio di professionisti e utenti finali
Artificial Intelligence. Questo uno dei cardini dei prodotti Dahua. «Come ogni nuovo trend, l’Intelligenza Artificiale sta attraversando la fase di transizione da caratteristica esclusiva per prodotti di fascia alta, destinati quindi ad applicazioni molto verticali, a prodotti che consideriamo “lite”, in forme meno sofisticate e alla portata di tutti. Essendo una tecnologia volta a diminuire in modo sensibile i falsi allarmi e velocizzare la ricerca di eventi è chiaramente appetibile per ogni vertical market in cui la TVCC si possa applicare: dai trasporti alla protezione di infrastrutture critiche, difesa dei confini, in campo militare». A confermarlo è il General Manager di Dahua Technology Italy, che sottolinea: «L’avvento del 5G, poi, eleverà tutto a un livello ancora superiore».
Quali, dal vostro osservatorio, i trend attuali del settore?
«Senza dubbio il riconoscimento facciale e l’analisi comportamentale, che, se vogliamo, sono considerati un sottoinsieme dell’AI. I produttori lavorano sempre più all’integrabilità dei loro sistemi e questo, unitamente al potenziamento delle tecnologie di telecomunicazione, renderà ogni singolo sistema TVCC (acronimo ormai inadeguato) parte di una grande rete. Sarà sufficiente aggiungere un volto a un database per poterne tracciare gli spostamenti su scala mondiale in tempo reale. Questo spaventa un po’ in termini di privacy - argomento caldo - ma pensiamo anche a quanti crimini potranno essere prevenuti. Manterremo la promessa enunciata nel nostro slogan “Enabling a safer society and smarter living”».
A proposito di privacy, come si pone Dahua nei confronti della cybersecurity?
«Dalla crisi che abbiamo affrontato - per “abbiamo” intendo Dahua come ogni altro produttore di sistemi di sicurezza - si è dovuto inevitabilmente alzare il livello di guardia adottando contromisure anche banali, come l’obbligo di inizializzazione di ogni dispositivo cambiandone le credenziali di accesso al primo utilizzo, alla chiusura di porte e protocolli di comunicazione normalmente usate per il debug e all’utilizzo di metodi crittografici avanzati. Oggi mi sento di dire che questa “lavata di capo” ci voleva e non ha fatto che renderci più forti, preparandoci a un’era in cui la cybersecurity è una prerogativa. Teniamo presente che, a livello di dati trattati, il semplice video è ormai una goccia nell’oceano. Districandosi in una rete globale minata da sniffer o affini, dovrà essere posta sempre più attenzione al dato biometrico, che è la nostra identità».
Come opera Dahua per contribuire alla diffusione la “cultura della sicurezza”?
«Abbiamo allestito un Team Project per ampliare il raggio approcciando nuovi utenti finali a cui fornire le nostre soluzioni più innovative. Dahua non significa solo TVCC a prezzi competitivi ma è sinonimo di ricerca tecnologica all’avanguardia, anche su linee di prodotto che esulano dalla videosorveglianza in senso stretto, come digital signage, controllo accessi e videocitofonia. Riteniamo fondamentale creare la cultura dell’innovazione: l’offerta deve essere supportata dalla competenza. Infatti, stiamo dedicando molte risorse all’organizzazione di eventi e corsi per mostrare la galassia Dahua nella sua completezza».
Quali sono le iniziative principali in questo momento?
«Gli eventi organizzati nel corso di quest’anno - “AI vs GDPR” e “Telecamere negli asili e nelle case di riposo” - approfondiscono tematiche particolarmente attuali e spinose, cercando di mettere in luce i punti oscuri delle normative e mostrare gli strumenti che Dahua mette a disposizione per potersi uniformare, beneficiando di funzioni al top. Nella stessa ottica sono stati studiati i corsi formativi per gli installatori dell’ormai famosa Dahua High School, i W.T.D. per lo staff tecnico della nostra rete distributiva e i Dahua Solution Day, coinvolgendo direttamente tutti i professionisti della sicurezza: noi vogliamo creare cultura dell’innovazione».
IN FIERA - Padiglione 7 Stand M01 P06
Anche quest’anno, come d’altro canto non ha mancato di fare già nell’edizione 2017, alla fiera Sicurezza Dahua ha deciso di osare. Lo stand che si discosta dai soliti accrocchi di pannelli tempestati di prodotti: “graffiante”, come lo definisce Pasquale Totaro. «Spesso nel nostro mondo ci ritroviamo a proporre i prodotti come una vendita al dettaglio - riflette il General Manager - È ovvio che il fatturato e i volumi interessano a tutti ma adesso faccio un’affermazione un po’ forte: se mettessimo in una cesta prodotti di diversi brand (Dahua compresa) io stesso farei fatica a distinguerli. Quello che, quindi, dobbiamo fare è differenziarci in un altro modo».
Ed ecco che, per Sicurezza 2019, «la nostra idea è mostrare l’innovazione della tecnologia Dahua e delle soluzioni che realizziamo: ogni visitatore deve percepire una tecnologia che respira, osserva, reagisce agli stimoli e si trasforma adattandosi a diverse condizioni ed esigenze: in una parola, vive. Abbiamo optato per un approccio più emozionale e digitale, che si focalizzi meno sul prodotto fisico all’insegna del “less is more” e del “solution is not a product”».
«La soluzione - conclude il GM - è un ecosistema strutturato dove il prodotto vive in simbiosi con progetti, competenze, tecnologie, servizi e assistenza. Ogni elemento mantiene il perfetto equilibrio per soddisfare appieno le varie richieste».
Forte del chip e degli algoritmi deep learning AI di ultima generazione, la Fisheye IPC-EBW81242 supporta il people counting in aree multiple e la gestione delle code (entrambi con le relative soglie di allarme configurabili) e le heat map corredate da numero di persone e tempi di permanenza
Esponente della serie Ultra AI, SDT5A405WA-4F-B incorpora una telecamera panoramica e una speed dome, entrambe dotate di sensori CMOS da 4 Mp, per intercettare ogni minimo dettaglio all’interno di scenari molto estesi
TPC-BF2221, nella sua categoria, è una delle telecamere più complete dell’offerta Dahua. Forte della combinazione visible/thermal, integra l’AI, che rende il rilevamento delle intrusioni pressoché infallibile