Mercoledì 5 maggio, a Milano, presso la sede de Il Sole 24 Ore Business Media, si è svolta la Tavola Rotonda “Interconnettività e interoperabilità delle soluzioni video IP: standard ONVIF e PSIA a confronto”, organizzata e condotta dalla Redazione di Sicurezza.
Quello tenutosi il 5 maggio - organizzato dall’editore più autorevole del panorama italiano dell’informazione e dall’organo di stampa da 32 anni partner dei professionisti della sicurezza anticrimine - è un evento che non ha certo esaurito, nel suo svolgersi, la finalità con la quale è stato concepito.
I contenuti emersi e gli spunti scaturiti - grazie ai puntuali interventi di Andrea Sorri di Axis, Claudio Scaravati di Bosch, Redo Bezzo di Honeywell, Vincenzo Bono di March Networks, Claus Ronning di Milestone, Alberto Lossani di Panasonic, Andrea Fontana di Pelco, Fabio Andreoni di Samsung, Alfredo Donadei e Ugo Scolaris di Sony, Massimo Martelli di Texas Instruments e Andrea Natale di Tyco - hanno liberato energie che Sicurezza, in qualità di media, intende convogliare e trasformare in forza creatrice.
Come? Facendosi portavoce - presso i propri lettori - dei messaggi lanciati dalle aziende intervenute, divulgandone e approfondendone, attraverso articoli dedicati, i concetti chiave e proseguendo con ulteriori confronti sul tema.
Quello di ieri, infatti, è solo il primo di una serie di incontri divulgativi sul video IP e il suo processo di standardizzazione.
In seguito a una partnership con Fiera Milano, infatti, la Tavola Rotonda, da incontro a porte chiuse, si trasformerà in Convegno aperto al pubblico, in seno alla Fiera Sicurezza, in programma dal 17 al 20 novembre prossimo.
Tre, in estrema sintesi, i punti rimarcati dalle aziende presenti ieri intorno al al nostro Tavolo:
• la mancanza di uno standard globale - in grado di assicurare piena interoperabilità tra prodotti video di marche diverse - non sarebbe responsabile della lentezza, rispetto ad altri paesi europei, della migrazione dai sistemi analogici alle soluzioni di rete, né sembra avere limitato lo sviluppo del mercato IP. Semmai lo sono stati motivi culturali e la difficoltà iniziale, da parte dell’installatore classico, nell’approcciare un sapere di tipo informatico, da lui avvertito come distante dal mondo della security e ostico. La mancanza di un linguaggio comune tra apparecchiature IP diverse per nascita sembrerebbe, invece, essere all’origine di una limitazione di tipo “funzionale”, di una non piena espressione del loro enorme potenziale, soprattutto riferito al concetto di integrazione.
• il Forum ONVIF e il Consorzio PSIA, entrambi nati nel 2008, non sono “partiti avversari”.
Lungi dall’essere in competizione (molte aziende hanno aderito a entrambi), perseguono lo stesso obiettivo: lo sviluppo di un’interfaccia standard globale a beneficio di produttori, utenti finali, integratori e consulenti.
ONVIF - va detto - nasce come propriamente dedicato al mondo video e soltanto di recente ha esteso la propria attività ai sistemi di controllo accessi. Il Consorzio PSIA, invece, ha fin da subito aperto alla sicurezza fisica, lavorando alla definizione di specifiche in gado di assicurare l’interoperabilità tra video IP e controllo accessi.
• il percorso intrapreso dai due Gruppi fin dal loro esordio è straordinariamente impegnativo. Lodevoli l’impegno e lo sforzo profusi. Molteplici, da parte dei produttori che vi fanno parte, i dispositivi video sviluppati e immessi sul mercato - dalla fine del 2008 a oggi - impiegando i due standard.
Tuttavia, molto resta ancora da fare. Il processo di standardizzazione in Italia è, infatti, soltanto all’inizio e con un cammino tutto in salita.
Esistono i prodotti, ma di questi poco si conosce: gli utenti finali, in particolare, ne ignorano i vantaggi, non ne colgono i benefici. Quali? Una maggiore flessibilità di prestazioni, una maggiore libertà di scelta e costi di integrazione ridotti, solo per citarne alcuni. Manca un processo di comunicazione rivolto all’esterno. Mancano informazione e formazione, un fil rouge che leghi tra loro gli attori e che, partendo dai costruttori, raggiunga utenti finali, consulenti e integratori di sistemi.
Bene, è il momento di mettere in moto questa macchina. E Il Sole 24 Ore Business Media e Sicurezza ne raccolgono la sfida.
Ricordiamo ai lettori che il report approfondito della Tavola Rotonda verrà pubblicato sul numero di giugno di Sicurezza.
Un video che ritrarrà i passaggi più significativi e i momenti salienti del dibattito verrà, invece, messo online prossimamente su questo sito.