Videosorveglianza in cloud: i dati raccolti da Eagle Eye Networks

L’analisi condotta da Eagle Eye Networks, azienda di videosorveglianza in cloud, si basa su 5 anni di raccolta dati delle centinaia di migliaia di telecamere connesse al proprio Management System a livello globale, negli Stati Uniti più altri 90 Paesi, con apparecchi di 133 produttori diversi e attività che spaziano dal retail alla ristorazione, dai magazzini al residenziale. Il primo elemento che emerge è la discrepanza tra le preferenze espresse e il reale status dei network di telecamere: il 61% preferirebbe un network misto tra cloud e on-premise, solo il 39% opta per il cloud integrale. Nella realtà invece le aziende hanno scelto nel 63% il cloud senza nessun mix con l’on-premise, soluzione riservata ai casi in cui manca la necessaria ampiezza di banda, ci sono problemi legati a zone remote o dove manca totalmente la connessione a Internet. Nel mondo, l’Asia è l’area più aperta al cloud, mentre l’area Emea la meno propensa. E rispetto alla conservazione delle riprese nel cloud? La maggioranza, il 42%, le conserva per un mese. Al secondo posto con il 30% la scelta di conservarle per un periodo che va da 1 a 7 giorni. Il 19% opta per i 14 giorni, il 9% da 60 a 180 giorni e l’1% da 1 a 7 anni. Sono scelte legate alle specifiche applicazioni, più o meno critiche. Chi offre servizi in cloud si sta attrezzando per offrire più servizio anche su questo fronte, con soluzioni come la possibilità di conservare indefinitamente i video legati a un determinato evento, invece che solo quelli registrati in periodo mensile o settimanale. Le installazioni con salvataggi on premise sono di durata leggermente superiore rispetto al cloud. In questa statistica il record lo detiene il continente americano, con il maggior numero di salvataggi in loco, mentre l’Asia che è quasi totalmente cloud è all’ultimo posto, l’Europa al penultimo. Un trend emergente è quello delle telecamere con registrazione audio: crescono grazie all’aumento della banda disponibile, e dal 2016 sono cresciute dal 3,3% al 7,6% del 2020, con la regione Emea in testa al 19%.

 

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