Secondo Agi, il ministero dello Sviluppo Economico ha rilanciato il vecchio wi-fi Italia, progetto che ora si chiama Piazza WiFi Italia, grazie al quale i cittadini si dovrebbero poter connettere gratuitamente alla rete usufruendo di credenziali personali valide una volta per tutte.
Un progetto datato, dunque, ma che torna in auge - si spera - a vantaggio dell’utente finale, e che avrà impatto sulla sicurezza eliminando il digital divide.
La connessione wi-fi dovrebbe avvenire tramite una app, in maniera automatica: quando viene rilevato l’hotspot, scatta il collegamento alla rete. Sempre secondo Agi, la app era stata sviluppata nel 2017 dal precedente governo ma si è arenata a causa della mancanza di integrazione con le reti locali, quelle delle grandi città come Milano e Roma, e per i bug.
Adesso ci sarebbero 45 milioni di euro per avere il wi-fi in tutti i 7.917 comuni italiani, precedenza ai 138 colpiti dal terremoto nel 2016 e per i 3.407 sotto i 2.000 abitanti. Anche l’Europa nel frattempo si è mossa: il progetto WiFi4EU è su base europea con 120 milioni di euro già stanziati fino al 2020, 13 mila comuni hanno fatto richiesta e 2.800 hanno ottenuto 15 mila euro per gli hotspot. Di questi, 224 sono comuni italiani. A favore della futura integrazione, la rete europea e quella italiana condividono gli standard.